In questi giorni sto riguardando insieme alle mie figlie la trilogia di Ritorno al Futuro. La saga diretta da Robert Zemeckis è sempre rimasta stabilmente nella mia top ten delle pellicole preferite e ha appassionato milioni di spettatori per quasi 40 anni. I protagonisti della storia sono il giovane Marty McFly e il suo amico scienziato dr. Emmet Brown, inventore di una macchina che permette di viaggiare nel tempo. Le avventure, e disavventure, narrate ruotano intorno alle peripezie che i due devono mettere in atto per sistemare il tempo presente, stravolto dalle interferenze che loro stessi, per sbaglio, hanno creato con il passato.
Nel secondo capitolo della saga, in particolare, Marty commette un errore che può costargli molto caro. Durante un viaggio nel futuro (precisamente nell’anno 2015), per salvare il suo futuro figlio dalla prigione, Marty scopre con stupore che la squadra dei Chicago Cubs ha vinto le World Series di baseball. Un ignaro interlocutore con il quale sta parlando dice la più scontata delle battute: << Mi piacerebbe tornare a inizio stagione e puntare un po’ di soldi sui Cubs>>.
https://www.youtube.com/watch?v=pv-vmCU1vD8
Marty ha un’illuminazione: sa che tra poco tornerà nel suo anno, il 1985, e poco prima in un negozio di antiquariato ha visto un volume dal titolo Grande Almanacco Sportivo 1950-2000, un libro che riporta i risultati di tutti gli eventi sportivi americani dal 1950 al 2000. Che male c’è, pensa il ragazzo, a piazzare qualche scommessa vincente una volta rientrato a casa? Il dr. Brown scopre il libro e lo getta via ammonendo il ragazzo su quanto sia sbagliato ciò che pensa di fare. Marty, a malincuore, gli dà ragione.
Qui si innesta il motore della storia: purtroppo l’antagonista della trilogia, un ormai vecchio Biff Tannen, assiste di nascosto alla scena e rubata la macchina del tempo porta l’Almanacco indietro nel tempo al sé stesso diciottenne, che diventerà ricco e potente, cambiando così il corso della storia. Un ennesimo guaio a cui i protagonisti dovranno rimediare.
Ciò che mi ha fatto riflettere è la frase pronunciata dall’uomo del futuro. Ho sentito spesso pronunciare frasi del tipo: se potessi tornare indietro, mi piacerebbe tornare indietro e altre varianti sul tema. Sono giochi puramente intellettuali che non portano a nulla di concreto, si sa, a maggior ragione nel caso specifico in cui si parla di scommesse sportive. Eppure, a volte, le scelte che facciamo, o non facciamo, a distanza di tempo possono insegnarci qualcosa, specie se ci ritroviamo nella stessa situazione.
Quindi cosa c’entra questa storia con una newsletter di Finanza?
Questo: osservate il grafico, rappresenta l’andamento del mercato azionario globale dal 1995 a oggi.
Se poteste tornare indietro nel tempo, in che momento vi sarebbe piaciuto investire un po’ di soldi?
Non posso sentire le vostre risposte, ma penso di andarci molto vicino se dico: primi anni 2000, 2008, primavera 2020. Se dovessimo allungare il grafico trovereste altri momenti in cui si sarebbe piaciuto entrare nei mercati. È naturale: sono i momenti in cui i prezzi si erano fatti interessanti e da lì in poi sarebbero saliti.
I periodi di discesa dei prezzi nei mercati finanziari visti dal futuro sembrano più opportunità che crisi.
E ciò che sta succedendo oggi cos’è (lo vedete all’estrema destra del grafico)? Crisi o opportunità? Una possibile risposta può essere: con gli occhi del presente parrebbe una crisi, con quelli del futuro un’opportunità.
Ma in questi momenti ci assalgono i soliti, sacrosanti, dubbi: e se questa volta i prezzi non dovessero più risalire?
Ciò che posso dire è che, fino a ora, nel 100% dei casi è successo questo: i prezzi poi sono risaliti. Giova poi ricordare in cosa investiamo quando compriamo mercato ( https://www.finanzaumanistica.it/cosa-significa-investire-nel-mercato-azionario/).
Lo spiegò molto bene Peter Lynch, leggendario gestore del fondo Magellan, che nel 1994 disse:
“…il mercato scenderà o il mercato salirà. Si verificherà volatilità. I mercati continueranno ad avere questi alti e bassi. I profitti aziendali di base sono cresciuti storicamente di circa l’8% all’anno. Quindi, i profitti aziendali raddoppiano circa ogni nove anni. Il mercato azionario dovrebbe raddoppiare circa ogni nove anni. Quindi, il mercato dovrebbe raddoppiare nei prossimi otto o nove anni. Raddoppieranno di nuovo tra otto o nove anni. Perché i profitti aumentano dell’8% all’anno e le azioni seguiranno. Questo è tutto quello che c’è da sapere.”
Un buon consiglio per il presente dunque è provare a osservarlo con gli occhi del futuro.