Narrazioni Buone, Narrazioni Cattive

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Il mondo che ci circonda è disseminato di sistemi complessi. Il nostro stesso corpo è un sistema complesso, la società è un sistema complesso, l’ecosistema è un sistema complesso, i mercati finanziari sono un sistema complesso e una lavatrice, invece, è un sistema semplice (https://www.finanzaumanistica.it/i-mercati-finanziari-non-sono-una-lavatrice).

Dentro di noi, come esseri umani, abbiamo una spinta verso la conoscenza, la comprensione di tutto ciò che incontriamo, a legare in retrospettiva tutto ciò che succede in una lunga catena di causa-effetto. Fatichiamo ad accettare ciò che non riusciamo a spiegare o che sfugge al nostro intelletto. Eppure l’essere umano fatica a percepire la complessità e dunque ama le semplificazioni, ama creare delle scorciatoie che possano essere di aiuto nella comprensione delle cose. Per questo sono nati i miti, per questo ci piacciono tanto gli aforismi (frasi secche che sembrano scolpite nella pietra, poche parole per spiegare grandi concetti), le storie. Sono tutti modi che ci aiutano a comprendere, a semplificare, a ridurre ciò che è troppo grande, difficile e complesso.

Anche nel mondo della finanza esistono diverse narrazioni, ma attenzione: ci sono narrazioni buone e narrazioni cattive. Partiamo da queste ultime. Ecco 3 narrazioni cattive, da cui stare alla larga:

 

Vieni con noi, ti faremo guadagnare di più. 

È il messaggio, più o meno velato, che ci sentiamo spesso sussurrare da operatori bancari, consulenti, piattaforme di investimento. Quando è spudoratamente esagerato (“diventa ricco investendo solo 1000 euro!”) si tratta sempre di truffe. Altre volte invece si tratta solo di una lenza, una promessa che non può essere mantenuta. Questa narrazione implica altri messaggi sempre incentrati sul rendimento: ti posso dare il tot %, rendimento alto rischio basso, questo fondo lo scorso anno ha fatto il 20%.

Il rendimento non è mai il punto di partenza per la scelta di una strategia, ma il punto di arrivo, la conseguenza di un portafoglio efficiente e di un processo che funziona.

Come dimostrano molti studi la verità è che dobbiamo stare attenti all’effetto contrario: è più facile che un uomo distrugga rendimento piuttosto che generarlo. I mercati restituiscono un rendimento a seconda del rischio che siamo disposti a inserire nei nostri portafogli, non è l’uomo che genera le performance. Quindi dovremmo concentrarci sul fatto che il nostro interlocutore non distrugga rendimento anziché crearlo, utilizzando ad esempio strumenti poco efficienti, con costi troppo elevati, cercando di inseguire i mercati e beccare ciò che renderà di più nei prossimi mesi.

 

Non ci sono costi.

La vostra banca non è la Croce Rossa, difficile che non esistano costi. Ed è giusto che ci siano, ognuno deve essere pagato per il lavoro che svolge. Ma quando sentite questa frase preoccupatevi, significa che i costi ci sono, probabilmente sono nascosti, o come si dice nel settore “impliciti”. E probabilmente non sono bassi.

 

Abbiamo un nuovo prodotto esclusivo.

“Grazie per aver pensato a me”, diciamo al nostro interlocutore quando ci chiama per informarci che c’è un nuovo prodotto esclusivo che è perfetto per noi. Questa non è consulenza ma vendita. È vero che in alcune situazioni la nostra strategia debba essere implementata con nuovi strumenti. Ma se le proposte di aggiunte e variazioni sono frequenti, o se un prodotto preconfezionato “esclusivo” ci viene presentato è sempre meglio approfondire da che parte sta il beneficio di certe operazioni.

A braccetto con “esclusivo” c’è quasi sempre “complesso”. La complessità, venduta come cosa buona e giusta (“abbiamo creato un prodotto evoluto”), spesso è male. Ma a questo argomento dedicherò un articolo prossimamente.

 

 

Esistono anche narrazione buone naturalmente. Eccone 3+1.

 

Non esistono pasti gratis: se sembra troppo bello probabilmente non è vero. 

Vero, nessuno ti regala nulla, soprattutto i mercati finanziari. Per investire occorre assumere una quota di incertezza e volatilità, non esiste alto rendimento-basso rischio. Capire questo vi tiene lontano da truffe e sedicenti venditori di prodotti.

 

Il tuo migliore alleato è il tempo

Vero, investire è un processo, non un evento. Esiste un solo modo per vedere i propri risparmi crescere: strumenti efficienti, buon senso e tanta pazienza.

 

Nel grafico accanto ( fonte https://portfoliocharts.com/)  è possibile vedere i rendimenti reali ( tolta l’inflazione) di un portafoglio 40% obbligazionario e 60% azionario. Sul lato sinistro è possibile vedere l’anno di inizio investimento e sulla stessa riga i rendimenti maturati per durata di detenzione: 1 anno, 2 anni, 3 anni e così via, fino a 20 anni. Come si può osservare le caselle rosse sono molto più presenti i primi anni, mentre più si allunga il tempo di detenzione più il risultato maturato è positivo nel 100% dei casi).

Nessuno può prevedere il mercato. Forse qualcuno, pochissime persone (io per ora non ne ho conosciuta nemmeno una). Se il vostro consulente, o chi vi vende costosi corsi di trading potesse prevedere con accuratezza l’andamento dei mercati non avrebbe bisogno di lavorare, vivrebbe di rendita. I movimenti del mercato di breve periodo non si possono prevedere. Persino i gestori professionisti faticano a battere il mercato. Nessuno, o quasi nessuno, può prevedere il mercato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Queste due narrazioni “buone” potrebbero scoraggiare qualcuno, investire può sembrare un gioco in cui è complesso vincere, però la terza ci aiuta:

 

Diversificazione e allocazione di portafoglio ci proteggono dall’incertezza futura.

 

La diversificazione di portafoglio (quella vera, non quella spesso sbandierata ma inesistente in alcuni portafogli) e il modo in cui mixiamo le varie classi di investimento aiutano veramente a contenere volatilità e ci tengono lontani dalle scelte sbagliate. Mescolare in maniera corretta più strumenti abbassa il rischio atteso senza intaccare il rendimento atteso.

 

Veniamo all’ultima, alla +1:

Controlla le tue emozioni o loro controlleranno te.

 

Alla prossima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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